Uzbekistan: mosaici, deserti e incontri lungo la Via della Seta
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- 5 giu
- Tempo di lettura: 2 min

Tra le meraviglie di Samarcanda
Samarcanda accoglierà i viaggiatori con i suoi colori intensi e le sue architetture monumentali. Nella Piazza del Registan, i mosaici blu e le geometrie perfette delle madrase saranno protagonisti di uno dei luoghi più scenografici del mondo islamico. Si osserveranno le cupole turchesi risplendere sotto il sole e si percorreranno vicoli antichi che custodiscono ancora il respiro della storia.
Khiva e Bukhara: città-museo all’aria aperta
A Khiva, il centro storico (Itchan Kala) apparirà come un racconto a cielo aperto: una città fortificata fatta di mura d’argilla, torri, madrase e palazzi finemente decorati. Bukhara, invece, sorprenderà con la sua atmosfera più intima. Qui si incontreranno caravanserragli, moschee e mercati in cui l'artigianato è ancora vivo. Sarà facile perdersi tra tappeti, ceramiche e stoffe ricamate a mano, in un dialogo continuo tra antico e presente.

Deserti, treni e notti sotto le stelle
Il viaggio continuerà tra i deserti del Kyzyl-Kum (“sabbia rossa”) e del Kara-Kum (“sabbia nera”), paesaggi vasti e silenziosi attraversati in treno, dove il finestrino diventerà una cornice su un mondo immobile e affascinante. In alcune tappe si pernotterà in yurta, le tradizionali tende dei nomadi, in contesti dove il cielo stellato sarà il solo tetto. A Nurata si incontreranno le popolazioni locali, in villaggi dove si verrà accolti da famiglie ospitali, lontano da ogni esperienza turistica standard.
Tra arte, quotidianità e ospitalità
Una delle sorprese più insolite sarà la visita al Museo di Arte Igor Savitsky a Nukus, noto anche come il “Louvre delle Steppe”. In questo angolo remoto del Karakalpakstan si troverà una straordinaria collezione di arte dell’avanguardia sovietica, raccolta e salvata in un’epoca di censura.
I mercati coperti e i bazar porteranno a scoprire profumi, colori e sapori: frutta secca, spezie, pani decorati, stoffe colorate e la calma dignitosa degli artigiani. Qui ogni scambio sarà anche una conversazione, ogni acquisto una storia.

Echi della Via della Seta
Lungo tutto il percorso, si percepirà la forza simbolica della Via della Seta: non solo un tracciato commerciale, ma un ponte tra civiltà. Le influenze persiane, arabe, mongole e sovietiche emergeranno nei dettagli architettonici, nelle tradizioni culinarie, nei volti delle persone. Ogni città sarà una tappa di un racconto più ampio, dove le culture si sono incontrate e trasformate, lasciando un’eredità visibile e viva. Sarà questo intreccio continuo di storie e memorie a rendere l’Uzbekistan un luogo che non assomiglia a nessun altro.
Scopri il viaggio in Uzbekistan
Un itinerario culturale sulla Via della Seta
Partenze disponibili: 14 agosto.
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