Basilicata: oltre gli Alburni, tra Sassi, crinali e mare
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- 24 nov
- Tempo di lettura: 2 min
Chi arriverà in Basilicata sentirà cambiare il ritmo: le sagome degli Alburni segneranno l’ingresso in un territorio dove i gesti quotidiani sono ancora legati alla terra. Vedrai paesi raccolti, forni a legna, tratturi che disegnano la campagna. Sarà un contesto ideale per osservare come riti, saperi e tempi lenti abbiano preservato un’identità forte e riconoscibile.
Dagli Alburni all’Appennino lucano: paesaggi e borghi
Dalla piana di Battipaglia lo sguardo salirà verso gli Alburni, poi l’Appennino lucano aprirà boschi, vallate e alture abitate da piccoli presìdi rurali. Camminando noterai muretti a secco, fontanili, chiesette di campagna e un mosaico di ambienti che alterna faggete, pascoli e coltivi. Sarà un’introduzione chiara al carattere della regione: essenziale, concreto, accogliente.
Piccole Dolomiti Lucane
Tra Pietrapertosa e Castelmezzano, le Piccole Dolomiti Lucane mostreranno guglie, canaloni e crinali che cambiano colore con la luce. I borghi appariranno incastonati nella roccia, con piazze minute e salite brevi che portano a belvedere naturali. Qui camminerai su sentieri ben segnati, con dislivelli moderati e scorci continui sulle valli sottostanti.
Matera e Craco "il borgo fantasma"
Matera offrirà la lettura più evidente della “memoria nella pietra”: i Sassi mostreranno l’evoluzione dell’abitare rupestre, tra ipogei, chiese scavate e vicinati. A breve distanza, il borgo fantasma Craco presenterà l’immagine di una città sospesa nel tempo: strutture svuotate, vie interrotte, un quadro urbano che restituisce l’impatto dell’abbandono e il valore della tutela. Due luoghi diversi, un unico filo di continuità storica.
Pollino e Maratea
Nel Parco Nazionale del Pollino incontrerai il Giardino degli Dei, con i pini loricati che disegnano profili inconfondibili sulle creste. I percorsi, di varia difficoltà, permetteranno di osservare ambienti d’alta quota e panorami larghi sul massiccio. Proseguendo verso ovest, Maratea chiuderà l’arco geografico con scogliere, insenature e viste sul Tirreno: un cambio di scenario che confermerà la varietà della regione.
Un’identità che resta
Tra montagne, borghi e costa capirai perché la Basilicata sia rimasta fuori dalle rotte del turismo di massa: l’isolamento storico, oggi, è divenuto tutela spontanea. Le tradizioni alimentari, l’artigianato, i ritmi comunitari e il patrimonio naturale offriranno un’esperienza misurata ma completa. Sarà un territorio da attraversare con calma, lasciando che siano i dettagli a raccontarlo.
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