Verso le Foreste Casentinesi: un viaggio tra boschi sacri, eremi e borghi di poesia
- COMMUNITY MANAGER

- 11 minuti fa
- Tempo di lettura: 2 min
Cattedrali verdi nel cuore dell’Appennino
Nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi entrerai subito in una foresta che ti avvolge: abeti bianchi e faggi altissimi formeranno una cattedrale naturale sopra la tua testa, la luce filtrerà tra i rami e l’aria profumerà di resina. Nel cuore dell’Appennino tosco-romagnolo camminerai in un paesaggio che porta i segni di una lunga convivenza fra natura e presenza umana, e ad ogni passo avrai la sensazione di entrare in un luogo custodito e rispettato da secoli.
Camaldoli e l’Eremo: il bosco che prega
A Camaldoli il monastero e l’Eremo ti appariranno come nati dal bosco stesso. Qui, da secoli, i monaci hanno imparato a leggere e proteggere la foresta, trasformandola in uno spazio in cui preghiera, lavoro e cura procedono insieme. Quando camminerai tra i tronchi, salirai fino all’Eremo e ti affaccerai dal piazzale sul mare di alberi sotto di te, ti sarà chiaro quanto, in questo luogo, spiritualità e natura siano profondamente intrecciate e come questo potrà cambiare il tuo modo di vivere il paesaggio.
Sentieri di memoria, tra mulattiere e radure
I sentieri che percorrerai nel Parco seguiranno antiche mulattiere e tratturi, con curve, muretti e casolari che raccontano passaggi e fatiche. Camminando ti capiterà di uscire dal bosco davanti a pievi di pietra o di entrare in radure luminose che interromperanno l’ombra e ti inviteranno a una sosta, a bere, a respirare più a fondo. Il paesaggio diventerà per te una pagina da leggere con lentezza, in cui ogni svolta aggiungerà un dettaglio alla memoria del luogo e renderà il tuo cammino parte di una storia più ampia.
L’ombra del lupo e gli altri abitanti del bosco
Dentro questo mosaico di valli e foreste potrai incontrare cervi e caprioli al margine di una radura, potrai scorgere daini che attraverseranno veloci il sentiero e intuire un cinghiale dal fruscio tra le foglie. Il lupo è il custode invisibile di questo equilibrio: difficilmente si mostrerà, ma sapere che è presente cambierà il tuo passo e il tuo sguardo. Ti ricorderà che sei ospite, che questo spazio non è stato creato per te e che il modo migliore di attraversarlo sarà procedere in silenzio, con rispetto, lasciando il minor segno possibile.
Borghi, santi e poeti nel paesaggio del sacro
Il Casentino per te non sarà solo bosco: sarà anche una terra di santi, poeti e piccoli borghi che dialogano con la foresta. Dante, Michelangelo e D’Annunzio hanno trovato tra queste valli rifugio e ispirazione, mentre a La Verna San Francesco ha ricevuto le stimmate in un santuario che conserva ancora oggi un forte senso del sacro. Arriverai a piedi, dal bosco, e vedrai il complesso apparire dalla roccia: sarà un’esperienza che lascerà un segno profondo. Tra foreste, eremi e paesi di pietra il paesaggio diventerà per te un unico racconto continuo: questo articolo è l'invito, il viaggio nel Parco sarà il momento in cui inizierai davvero a leggerlo, passo dopo passo.
Alla scoperta del Parco Nazionale delle foreste Casentinesi
Natura selvaggia nei boschi tra Toscana e Romagna
Prossima partenza: 29 dicembre 2025









Commenti