Cilento: diario di scoperta tra templi, sentieri e borghi
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Quadro d’insieme: varietà senza fretta
Nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni incontrerai giornate diverse tra loro, con attività piene ma senza correre. Si passerà dalla costa all’interno, da ambienti rurali a rilievi calcarei, con cambi di paesaggio evidenti. La sera, cucina locale e contesti raccolti chiuderanno il ritmo con regolarità.
Archeologia viva: Paestum e Velia
Tra i templi dorici di Paestum osserverai proporzioni e materiali che raccontano l’impianto urbano antico; a Velia (Elea) percorrerai porte, terrazze e tratti di mura legati alla storia della città e della scuola di Parmenide. L’archeologia qui sarà inserita nel paesaggio: luce, campi e mare faranno da cornice a siti leggibili anche a passo d’escursione.
Sentieri e panorami: Gelbison e costa cilentana
Il Monte Gelbison porterà verso il Santuario di vetta, con vedute che abbracciano Tirreno e dorsali interne. Sul Sentiero del Mediterraneo camminerai tra uliveti, macchia mediterranea e tratti sospesi sul mare, con dislivelli accessibili e punti panoramici frequenti. I percorsi saranno indicati e il fondo generalmente regolare, adatto a cammini continui.
Acqua e pietra: grotte e gole
Alle Grotte di Pertosa-Auletta troverai concrezioni e ambienti ipogei modellati dall’acqua in tempi lunghi; nelle gole del parco—tra forre, cascate e corridoi ombreggiati—leggerai il lavoro dell’erosione sulle calcari. Lungo i corsi d’acqua sarà possibile riconoscere habitat idonei alla lontra, indicatore della buona qualità ambientale.
Storia, borghi e paesaggio: Certosa e Roscigno
La Certosa di San Lorenzo (Padula) offrirà una sequenza di chiostri, cortili e ambienti funzionali all’organizzazione monastica; a Roscigno vecchio incontrerai l’assetto urbano di un borgo abbandonato conservato, dove leggere cause e conseguenze degli spostamenti della popolazione. Tra Alburni, Cervati e Gelbison noterai la variazione della flora: dalla macchia profumata di ginepro agli uliveti e ai pascoli, fino alle faggete e alla vegetazione di crinale. È un quadro coerente: natura, storia e pratiche locali che si intrecciano e restano riconoscibili sul territorio.
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Prossime partenze: 30 dicembre 2025









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